Salve visitatore, benvenuto presso il terzo punto del percorso enogastronomico, il “Mercato storico strata ‘a foglia” sito in via Consultore Benintendi (erroneamente chiamato così, ma il corretto cognome dell’illustre giureconsulto Filippo era Benintende), così intitolata nel 1901 a seguito di un generale aggiornamento toponomastico. Tale denominazione “ ‘a foglia” è correlata ad un’importante tradizione religiosa della città di Caltanissetta: il venerdì Santo; infatti, vi è ancora oggi, come in questo caso, uno stretto legame fra le attività commerciali tradizionali e quelle rituali. Il venerdì Santo, rappresenta uno dei giorni più importanti della Settimana Santa nissena. Ogni anno, durante la processione del Cristo nero, il Signore della città viene portato in processione; questa è guidata dai “Fogliamari” (raccoglitori di foglie amare, selvatiche e dalle proprietà medicamentose); da qui il nome “strata ‘a foglia”. Ancora oggi, i “Fogliamari” fanno parte di una congregazione e durante questo imponente rito religioso intonano le “ladate”.

Era anche sede di molte osterie e locande frequentate dai minatori che lavoravano nelle zolfatare della zona di Caltanissetta, tra queste anche la locanda “Aquila nera” che ospitò l’importante scrittore, scienziato e filosofo tedesco Goethe durante la sua permanenza a Caltanissetta.

La locazione a cui ci riferiamo non può però dirsi la più antica, difatti un tempo la città vantava più mercati che si distinguevano in base alla mercanzia proposta: vi era un mercato della verdura (anticamente situato nell’attuale via pugliese Giannone, cioè quella che costeggia la Cattedrale scendendo verso il vecchio carcere borbonico di via Mauro Tumminelli), uno della frutta, uno del pesce e uno della carne.

Il mercato delle verdure fu più volte spostato negli anni fino ad arrivare intorno alla fine dell’800 nell’odierna via Crispi e Piazza Marconi. Questa obbligazione durò fino al 1880, dopodiché vi fu un nuovo spostamento in via Palermo e, ancora, in via Camillo genovese (ex pescheria).

Ancora oggi un ruolo fondamentale viene dato all’ “abbanniatura”, cioè un “grido” effettuato dai commercianti per sottolineare la qualità della propria merce, cercando di richiamare il più possibile l’attenzione.

Durante tutta la settimana, fino a venerdì, la strata ‘a foglia effettua un servizio di mezza giornata (a differenza di altri mercati siciliani), il sabato rimane, invece, aperto tutto il giorno.

Questo mercato nasce nei primi anni del ‘900 e, a seguito della globalizzazione, ha subito un’evoluzione che ha portato alla vendita di prodotti di ogni genere; infatti, oggi, è possibile trovare un po’ di tutto: frutta, verdura, pane, carne, pesce, formaggi ed è anche sede di botteghe di cibi esotici, indice di una società multietnica.

Nonostante la prorompente massificazione delle merci, vi è ancora traccia di quello che può essere considerato il “mercato tradizionale”.

Situato nell’antico quartiere San Rocco, il mercato è caratterizzato dalla presenza di alcuni luoghi d’interesse storico-artistico, come i settecenteschi Palazzo Grimaldi e Palazzo Natale Cosentino, formato da due ali unite da una terrazza, l’ingresso secondario dell’ottocentesco Palazzo Benintende, e quattro edicolette votive, datate tra XIX e XX secolo, tra le quali spicca quella della Sacra Famiglia che espone un quadretto dipinto su vetro di fattura popolare.

Adesso potrai dirigerti verso il quarto ed ultimo punto del percorso enogastronomico per scoprire la”Piazza mercato Grazia”, così da completare la storia relativa al mercato. Buona visita!